costo scia in sanatoria

La Scia in sanatoria è disciplinata dal DPR 380 del 2001, il Testo Unico sull’Edilizia.

Stando alla legislazione, se sono stati avviati lavori di manutenzione straordinaria senza richiedere la Scia, è comunque possibile sanare la situazione richiedendo una Scia tardiva. Nei casi in cui l’opera di restauro sia stata già ultimata, occorre richiedere una Scia in sanatoria per regolarizzare l’intervento di edilizia.

Per richiedere una Scia in sanatoria perché si sta vendendo l’immobile, o semplicemente se si desidera regolarizzare delle opere murarie, quali sono i costi da mettere in bilancio?

I costi della Scia in sanatoria riguardano la sanzione amministrativa da pagare all’amministrazione pubblica e la produzione della documentazione da allegare alla domanda. Tra i documenti da allegare troviamo il progetto dei lavori e la dichiarazione di conformità alle norme urbanistiche.

La Scia in sanatoria viene redatta da un tecnico abilitato, ingegnere, geometra o architetto. Di seguiti riportiamo una stima dei costi per la sanatoria per avere un’idea più chiara delle spese da affrontare.

Sanzione amministrativa Scia in Sanatoria: quali sono i costi?

C’è da premettere che ogni regione ha le sue norme quando si parla di edilizia. Le sanzioni amministrative o diritti di segreteria da versare al momento di una Scia in sanatoria, possono variare quindi da regione a regione. Per farsi un’idea precisa della spesa da affrontare, occorre informarsi presso gli uffici competenti del comune di residenza.

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Per la Scia in sanatoria sono previsti due possibili scenari. Se l’intervento di ristrutturazione su un immobile non è conforme alla normativa, la sanzione amministrativa sarà più alta. Gli uffici comunali potranno richiedere il ripristino della situazione originaria per ragioni di sicurezza urbana. La sanzione da versare in questi casi va dai 516 € fino ai 10.329 €, per i casi più gravi.

Se i lavori sono terminati, ma sono stati eseguiti a norma, rispettando la legislazione urbanistica, la sanzione amministrativa sarà meno pesante. Il costo della Scia in sanatoria in questo caso, dipenderà dall’aumentato valore dell’immobile, in seguito agli intervento di restauro e può andare dai 516 € ai 5.164 €.

Scia in sanatoria: i costi della relazione tecnica

I costi della relazione del geometra, architetto o del tecnico professionista, rappresentano una parte importante della spesa per la Scia in sanatoria. Per ottenere per una Scia in sanatoria costi più bassi e risparmiare, occorre valutare vari preventivi di spesa. A seconda della città di residenza, la tariffa media per la prestazione di un professionista può variare. Il tecnico dovrà redigere una relazione dettagliata dei lavori, dichiararne la conformità alla legge, presentare tutti i documenti allegati , incluso il progetto.

In questa fase preliminare sarà bene quindi consultare vari professionisti, analizzare le prestazioni offerte e assicurarsi che corrispondano alle esigenze personali.

I prezzi di mercato per la parcella di un professionista variano da città a città:

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Per risparmiare sui costi della Scia in sanatoria, è bene sapere che le spese possono essere portate in detrazione fiscale. La Scia in sanatoria rientra tra le agevolazioni fiscali previste per le ristrutturazioni.

Anche il costo della perizia tecnica con regolare fattura, può essere portato in detrazione. Gli sgravi fiscali possono essere richiesti dal proprietario dell’immobile o dagli affittuari. Occorre allegare tutta la documentazione pertinente nella dichiarazione dei redditi per ottenere il rimborso.

Ma che cosa è la Scia in edilizia?

La Scia o Segnalazione Certificata di Inizio attività deve essere presentata al comune di appartenenza prima di cominciare i lavori di manutenzione o ristrutturazione di un’immobile.

Va richiesta in caso di lavori di manutenzione o ristrutturazione che riguardano le strutture portanti di un’abitazione. Per il servizio annesso di frazionamento catastale leggi l’approfondimento sul costo frazionamento catastale