raccolta lana di roccia e lana di vetro

Dopo aver confermato la pericolosità dell’amianto, a partire dagli anni 80, per sostituirlo nel campo dell’edilizia come materiale isolante, sono state messe in commercio le fibre minerali vetrose o ceramiche refrattarie, più comunemente conosciute come lana di vetro e lana di roccia. 

Però, molti studi hanno evidenziato che anche quest’ultime, possono causare notevoli danni e problemi alla salute, in modo particolare quando usurate e nel momento della rimozione. 

Per questo, sono state emanate diverse discipline normative, volte a garantire la sicurezza di chi lavora con tali materiali e di si occupa della rimozione. 

Lo smaltimento, infatti, della lana di vetro e di roccia, deve essere necessariamente eseguito solo da personale esperto e qualificato, secondo norma di legge, anche nel caso in cui le sostanze non vengono considerate pericolose per l’incolumità umana. 

Ma quali sono i costi per uno smaltimento sicuro e controllato?

i costi, ovviamente, dipendono sempre dalla complessità e dalla quantità del materiale e dalla lontananza presso il centro di raccolta e smaltimento, ma in linea del tutto orientativa i prezzi si aggirano intorno agli 80-100 euro ogni quintale, da aggiungere alle spese di trasporto e costo delle analisi chimiche obbligatorie. 

Prezzi.info non ti garantisce solo un valido servizio di informazione, ma collabora con le migliori ditte di smaltimento, presenti su tutto il territorio nazionale, al fine di offrire professionalità, efficienza e chiarezza.

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Smaltimento lana di roccia: come avviene?

La lana di roccia è una sostanza fibrosa ricavata dal vetro, e si tratta esattamente di un silicato amorfo.

Nella produzione della lana di roccia viene realizzata una miscela di vetro e di sabbia, la quale viene trasformata in fibre e successivamente sottoposta ad elevate temperature al fine di accentuarne la resistenza e di ottimizzarne le varie caratteristiche tecniche.

Questo materiale ha anzitutto delle ottime proprietà isolanti, da intendersi sia a livello di isolamento termico che acustico, per questa ragione trova vasti impieghi nel mondo dell’edilizia.

La lana di roccia è inoltre incombustibile, e questa caratteristica la rende una scelta ottima a livello di edilizia anche per quel che riguarda la sicurezza degli immobili; un ulteriore punto di forza corrisponde inoltre alla sua economicità, in virtù del quale tale elemento è spesso preferito a materiali isolanti di altro genere.

operai specializzati rimuovono la lana di roccia
imballaggio e conferimento del materiale

Lo smaltimento della lana di roccia deve dunque essere effettuato con tutti gli accorgimenti del caso, laddove non si abbia certezza delle caratteristiche tecniche di tale materiale, ma non solo: anche qualora la lana di roccia sia conforme ai parametri specificati, i processi di smaltimento devono essere comunque eseguiti con la dovuta professionalità e seguendo tutte le regole previste dalla legge, in materia di smaltimento e trasporto in discarica autorizzata di materiali isolanti. 

In simili circostanze è dunque necessario rivolgersi sempre e solo a un’azienda specializzata, perché non solo avrai la sicurezza di uno smaltimento controllato ma ti verrà rilasciata anche l’avvenuta dichiarazione di conferimento tramite apposito formulario. 

La lana di roccia fa male?

In molti si chiedono se la lana di roccia sia davvero così dannosa per la salute, cerchiamo di capire meglio.

abbandono scellerato e illegale di frammenti di lana di roccia usurata
taglio di frammenti di lana di roccia potenzialmente pericolosi

Il dibattito su questa domanda è sempre molto vivo, di conseguenza è opportuno cercare di fare chiarezza.

In molte occasioni la lana di roccia e di vetro sono state paragonate all’amianto, ovvero un materiale ad altissima pericolosità il quale è stato ufficialmente riconosciuto come cancerogeno, tuttavia la scienza non afferma che questi due materiali sono analoghi.

La lana di roccia e di vetro non rappresentano una minaccia per la salute, ma solo ed esclusivamente nel caso in cui siano state prodotte con tutte le accortezze del caso: affinché i due tipi di fibre non costituiscano un pericolo devono essere non respirabili, dunque le sue fibre devono avere un diametro non inferiore a degli specifici limiti.

Al di là degli aspetti tecnici, la non respirabilità della lana di roccia, può essere verificata tramite la presenza della cosiddetta “nota R“, parametro altrettanto prezioso corrisponde inoltre alla “nota Q“, la quale viene assegnata alle sostanze che possono essere facilmente emanate dal corpo umano.

Attenzione: si tratta sempre di materiali potenzialmente cancerogeni e sicuramente inquinanti, quindi ci affidiamo al tuo buon senso per uno smaltimento sicuro e controllato, perché gli abbandoni scellerati e fuori legge, arrecano notevoli danni all’uomo e all’ambiente!