costi pavimenti in resina

Il pavimento in resina è una delle soluzioni più moderne elaborate negli ultimi decenni, in quanto è in grado di conferire, notevoli vantaggi, i costi sono contenuti e soprattutto, risulta indicato in diverse situazioni. 

Esteticamente si presenta come un grosso blocco monolitico, ovvero continuo, senza fughe come un qualsiasi pavimento a piastrelle, ma con diversi vantaggi in più e si ottiene grazie all’uso di resine sintetiche.

Visti i suoi notevoli pregi, essendo adatto sia per interni che esterni, per abitazioni private, locali pubblici o per quelle pavimentazioni destinate alla ristorazione, cerchiamo di capire adesso quanto costa al mq e la relativa posa.

Ovviamente, non è possibile stabilire a priori il prezzo di un pavimento in resina, perché ci sono sempre diversi fattori importanti da considerare, come il tipo di pavimento, la metratura da coprire, il costo della manodopera e dei materiali da utilizzare, eventuali effetti cromatici o artistici che si vogliono realizzare. 

Iniziamo però, con la differenza più importante: il costo al mq per un pavimento in resina spatolato, che si aggira intorno ai 40-60 euro, in quanto richiede la semplice stesura come si fa con il calcestruzzo; e il pavimento in resina autolivellante, dove il costo si aggira intorno agli 80-100 euro al mq, in quanto la resina è più costosa, richiede la stesura di più strati e risulta più durevole e resistente a danni, graffi e all’usura.

Il costo di un pavimento in resina, dipende anche dall’estensione della superficie da trattare. 

Visto che, la posa di un pavimento in resina, richiede dei tempi di lavorazione e asciugatura implicanti più giorni di lavoro, ne risulta che questi pavimenti risultano più cari di circa il 20%, quanto realizzati su superfici di dimensioni ridotte. 

Inoltre, se si decidesse di aggiungere anche un disegno o qualche particolarità artistica, il costo aumenterebbe notevolmente, in media, infatti, un esperto chiederebbe circa il 50% in più, rispetto al prezzo originario. 

Per evitare però, spiacevoli sorprese e avere la garanzia di un lavoro ben fatto, vi consigliamo di rivolgervi sempre a ditte esperte e professionali del settore.

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Quali sono i tipi di pavimenti in resina?

pavimento resina sottile
pavimento in resina autolivellante
pavimento in resina e cemento

Esistono diverse tipologie di pavimenti in resina, adatti ad ogni esigenza. Il pavimento a pellicola sottile o a spessore, risulta ottimale per l’utilizzo industriale, perchè molto resistente all’usura, aderisce perfettamente al supporto di calcestruzzo e risulta rapido da applicare

Mentre, per gli ambienti che richiedono una non resistenza meccanica, risulta adatta la resina autolivellante, con uno spessore minimo di 2mm e realizzata mescolando prodotti di diversa viscosità che permettono appunto l’autolivellamento. Questo tipo di resina, consente molte soluzioni cromatiche, che sono l’ideale per negozi, locali e residenze

Per i locali invece, dove non si vuole utilizzare un pavimento autolivellante o con uno spessore più contenuto, si può optare una malta resinosa

La malta resinosa è composta mischiando più tipi di resine poliuretaniche ottenendo un composto di 1,5mm, quindi un pavimento più sottile e più riscaldante. 

Abbiamo parlato però, solo di pavimenti in resina per interni, tuttavia questo materiale si adatta anche agli esterni. 

Un pavimento all’esterno di un locale deve essere resistente principalmente ai raggi UV e all’umidità. La soluzione migliore, in questo caso, potrebbe essere quella di creare un pavimento per esterni in resina e cemento: si ottiene mescolando diverse malte cementizie a polimero ed è un mix atossico ed ecologico.

Questa resina, resiste molto bene ai raggi solari, all’umidità e soprattutto al contatto con l’acqua, rendendo questo tipo di pavimento ideale per piscine e solarium.

Un pavimento di questo tipo si può ottenere ricorrendo a resine autolivellanti o tissotropiche, cioè adatte al rivestimento in verticale. Inoltre, si deve notare che la resina cementizia è molto resistente al taglio e può essere realizzata sia lucida che opaca, rendendola ottima anche per il rivestimento di infissi e mobili.

Pavimentazioni in resina: come si realizzano?

posa pavimenti in resina
come posare un pavimenti in resina

La posa di una pavimentazione in resina, richiede diverse ma semplici fasi di lavorazione.

La prima è la fase di stuccatura del sottofondo. In pratica in questa fase i pavimentisti preparano la base su cui sarà versata la resina stuccando fori, cavillature, eventuali lesioni del suolo e altre imperfezioni macroscopiche per creare una base che sia il più liscia possibile.

Quando lo stucco si è solidificato, si passa alla depolveratura, cioè l’aspirazione di polvere e depositi vari per ottenere una base perfettamente pulita.

Lo stucco quasi sempre all’asciugatura presenta irregolarità, quindi, a questo punto, si utilizza una macchina pallinatrice per lisciare completamente il pavimento.

Solo a questo punto si stende la resina, che a volte è autolivellante per formare uno strato planare. Si susseguono poi più strati di resina, fino a uno spessore di circa 3mm, variabile a seconda degli utilizzi.