smaltimento rifiuti ferrosi

I materiali metallici, ferrosi e non rappresentano una risorsa essenziale e molto versatile, necessaria per la realizzazione di numerosi prodotti con applicazioni sia a livello industriale che domestico. 

Una delle loro maggiori proprietà è che possono essere riciclati più volte, senza alterarne le proprietà chimico fisiche. 

Con il termine ferro si fa riferimento ad una moltitudine di oggetti, anche di uso quotidiano. La scoperta del ferro in passato è stata così tanto importante da renderlo protagonista di un’intera era: l’età del ferro

Il ferro è, infatti, fondamentale per la nostra società. Lo ritroviamo in molti oggetti di uso comune come l’automobile, la lavatrice, la lavastoviglie, il frigorifero e il ferro da stiro. Lo si trova anche nelle costruzioni, nelle ferrovie e nelle rotaie dei treni. Poi, ancora, nelle navi, nei ponti, nelle tubature del gas e dell’acqua.

Ma quanto costa lo smaltimento del ferro?

Ovviamente, ogni tipo di rifiuto ha un costo diverso, che viene stabilito al metro cubo o al quintale. 

Il costo però dipende da tre fattori fondamentali:

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Smaltimento rifiuti ferrosi: come avviene?

Il processo di smaltimento e riciclo dei materiali ferrosi e non, provenienti dai rifiuti e dagli scarti delle lavorazioni industriali e artigianali, si basa su una serie di passaggi, come:

Si tratta del primo e sicuramente più importante passo del processo di smaltimento dei rifiuti metallici. I materiali ferrosi destinato al riciclo vengono raccolti in appositi contenitori per poi essere trasportati nei centri di raccolta. 

Una volta raccolti i rifiuti metallici e ferrosi, questi vanno opportunamente selezionati e smistati, in modo tale da separare ciò che può essere riciclato dai materiali non riciclabili. Occorre selezionare esclusivamente quelli con precise caratteristiche e qualità.

Dopo aver separato i rifiuti ferrosi riutilizzabili da quelli non più riciclabili, il metallo viene eventualmente ridotto volumetricamente utilizzando degli appositi macchinari. L’obiettivo è quello di ridurre significativamente il volume del materiale da riciclare.

Ha lo scopo di frantumare i rifiuti in pezzi di piccole dimensioni, in modo tale da semplificare la lavorazione successiva. I frammenti così ottenuti sono in genere ridotti in strisce di spessore ridotto: in questo modo la loro fusione richiede una minore quantità di energia.

La fusione dei rifiuti metallici prodotti dalla triturazione viene eseguita all’interno di apposite fornaci. La fusione richiede una quantità di energia considerevole, che è comunque inferiore a quella necessaria per produrre gli stessi metalli a partire dalle materie prime. 

Dopo la fusione, i metalli riciclati devono essere purificati in modo tale da garantire che essi siano privi da ogni eventuale impurità e siano quindi di ottima qualità. Esistono diverse tecniche di purificazione, applicate in base alle caratteristiche dello specifico materiale.

Completato il processo di purificazione, il ferro fuso viene trasportato in opportune celle di raffreddamento, dove avviene nuovamente il suo passaggio allo stato solido. Il metallo riciclato viene solidificato in stampi che gli conferiscono forme adatte al trasporto e al riutilizzo.

I metalli così rigenerati vengono imballati in base alla loro forma e dimensione, per essere poi spediti alle aziende che ne fanno richiesta. Inizia così un nuovo ciclo di utilizzo dei metalli.

Materiali Ferrosi e Codici CER

Lo smaltimento corretto dei materiali ferrosi avviene anche attraverso la corretta attribuzione del codice cer, ovvero quelle tre coppie di numeri che indicano provenienza e lavorazione del rifiuto. Grazie a questo è possibile procedere con i giusti trattamenti e promuovere al massimo il riciclo dei materiali.

Per quanto riguarda il ferro i possibili codici cer da attribuire sono diversi. È importante infatti dividere questi scarti in base al settore di provenienza e al trattamento che hanno subito. Ecco i codici più frequenti.

RIFIUTI PRODOTTI DALLA SAGOMATURA E DAL TRATTAMENTO FISICO E MECCANICO SUPERFICIALE DI METALLI E PLASTICA

  • cer 120101: limatura e trucioli di materiali ferrosi  
  • cer 120102: polveri e particolato di metalli ferrosi

RIFIUTI DELLE ATTIVITA’ DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE (COMPRESO IL TERRENO PRELEVATO DA SITI CONTAMINATI)

RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE FUORI SITO, NONCHE’ DALLA POTABILIZZAZIONE DELL’ACQUA E DALLA SUA PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE

  • cer 191001: rifiuti di ferro e acciaio
  • cer 191202: metalli ferrosi

VEICOLI FUORI USO APPARTENENTI A DIVERSI MODI DI TRASPORTO

  • 160117: metalli ferrosi

Riciclaggio materiali ferrosi: quali sono i benefici?

Lo smaltimento dei rifiuti metallici e ferrosi presenta numerosi vantaggi: contribuisce a preservare le risorse naturali, riduce le emissioni di ossido di carbonio nell’atmosfera, è vantaggioso economicamente e riduce la dipendenza dalle materie prime estratte dal sottosuolo. 

Non soltanto le aziende, ma anche i comuni cittadini possono trarre vantaggi dal processo di riciclo dei metalli: promuovendo il processo di smaltimento dei rifiuti metallici si migliorano le condizioni di vita sul nostro pianeta e si ottiene un risparmio sull’acquisto dei beni materiali che contengono parti metalliche (come ad esempio le autovetture).