smaltimento terre e rocce da scavo

Per terre e rocce da scavo si intendono tutti quei rifiuti che derivano da lavori di costruzione, demolizione e ristrutturazione, tra i più difficili da gestire, sia per via della quantità che per la tipologia.

Si tratta di rifiuti speciali che non possono essere assolutamente gettati insieme agli altri scarti urbani, ma dovranno essere trasportati e conferiti presso centri di raccolta autorizzati.

Solo in questo modo si potrà provvedere al corretto smaltimento, rispettando tutte le normative del caso. 

Il servizio è rivolto a tutti, privati e aziende, che hanno bisogno dello smaltimento, in quanto per vari motivi, non sono in grado di provvedere da soli e non vogliono preoccuparsi di questo lavoro. 

Ma quanto costa richiedere il servizio?

Il compito della ditta è quello di caricare sui mezzi idonei e cassoni scarrabili le terre e le rocce e di trasportarle in uno dei centri di raccolta.

Lo smaltimento di terre e rocce da scavo, identificabili con il codice CER 170504, ha un costo orientativo di 13 euro al quintale, a cui si dovranno aggiungere 250 euro per le analisi chimiche obbligatorie e il trasporto in discarica.

Attenzione: si ricorda che i prezzi sono del tutto orientativi e suscettibili di variazioni in base al caso specifico, alla quantità del materiale e alla lontananza del luogo di conferimento

Ovviamente, verrà inoltre rilasciato il formulario di identificazione dei rifiuti con il quale sarà accertato l’avvenuto smaltimento, come stabilito dalla legge.

Prezzi.info non ti garantisce solo un valido servizio di informazione, ma collabora con le migliori ditte autorizzate, presenti su tutto il territorio nazionale, al fine di garantire uno smaltimento a norma di legge, attento, professionale e sicuro. 

Contattaci per richiedere un preventivo gratuito e senza impegno, a tutto il resto penseremo noi!

Terra e rocce da scavo: cosa dice la normativa?

Per stabilire che non siano pericolose, quindi che non contengano sostanze tossiche o inquinanti, per le terre e le rocce da scavo la normativa prevede che si effettuino delle analisi a campione.

In base a questi esami si può stabilire come procedere in quanto a smaltimento e riutilizzo dei materiali. Nel Catalogo Europeo dei Rifiuti, infatti, troviamo due diversi codici c.e.r. che potrebbero essere attribuiti alle terre e alle rocce da scavo, uno pericoloso (e per questo seguito dall’asterisco) e uno non pericoloso:

Ai fini di attribuire il corretto codice cer durante il trasporto e quindi effettuare il giusto smaltimento è necessario verificare attraverso le analisi la presenza di eventuali sostanze pericolose. Nel caso in cui i materiali non sono pericolosi essi potranno essere utilizzati nuovamente per riempimenti, reinterri e rimodellazioni.

In ogni caso la normativa in materia di terre e rocce da scavo è stata modificata e aggiornata parecchie volte. Ad oggi il documento di riferimento è il Decreto del Presidente della Repubblica n. 120/2017, che ha abrogato il Decreto Ministeriale 161/2012.

Smaltimento terre e rocce da scavo: come viene effettuato?

Per lo smaltimento di rocce e terre da scavo, si dovrà escludere la contaminazione con altre sostanze come l’amianto, ad esempio, tramite appunto analisi chimiche specifiche.

Secondo quanto disposto dalla normativa di riferimento, ci sarà il deposito intermedio in attesa di utilizzo, in cui si dovrà chiarire modalità di effettuazione nel sito di produzione, di destinazione o di altro sito.

Inoltre, il proponente o il produttore stesso, dovrà attestare, tramite autocertificazione, il rispetto dei requisiti del piano di utilizzo del sottoprodotto, smaltimento o riciclo del materiale in questione. 

Tutto questo è possibile, grazie alle analisi, che saranno pronte dopo circa 15 giorni; una volta poi stabilita la non pericolosità del campione possiamo procedere con il ritiro e lo smaltimento delle terre e rocce.

Se invece risulta la presenza di elementi particolarmente pericolosi, non potremo svolgere il servizio.